Descrizione Sottomissione

L’immagine finale rappresenta il DNA, elemento invisibile all’occhio umano ma fondamentale per la vita. L’intelligenza artificiale è riuscita a creare una struttura a doppia elica esteticamente accattivante, con colori suggestivi e dettagli che evocano l’ambiente cellulare. Tuttavia, la rappresentazione iniziale risultava eccessivamente stilizzata, mancando di proporzioni scientificamente corrette. Dopo il secondo prompt, l’elica ha assunto una forma più fedele, mostrando i due filamenti avvolti in senso destrorso, con una distanza coerente tra le basi. Nel terzo passaggio, l’inserimento di un contesto molecolare ha arricchito l’immagine: proteine regolatrici, istoni e RNA sono riconoscibili, seppure in modo stilizzato. Nonostante alcuni limiti, come la mancanza di una scala dimensionale e la rappresentazione semplificata delle basi azotate (A, T, C, G), l’immagine finale restituisce un buon equilibrio tra rigore scientifico e impatto visivo. L’AI ha quindi trasformato l’invisibile in un’esperienza visiva efficace, utile anche in chiave didattica.