Studente: salvatore domenico iraci sareri
Scuola: I.I.S. "E. MEDI-N. VACCALLUZZO" | "ENRICO MEDI"
Sfida: 4 | Critica con AI
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L'immagine ritrae un tardigrado, minuscolo organismo noto anche come “orso d’acqua”, reso visibile grazie a una potente macrofotografia. Questo straordinario essere vivente, normalmente invisibile a occhio nudo, incarna alla perfezione il tema del visibile e invisibile. Il tardigrado vive negli angoli più nascosti del mondo: tra i granelli di muschio, nelle gocce d'acqua e persino negli ambienti più estremi, come i ghiacciai o il vuoto spaziale. La sua esistenza silenziosa e resistente sfida la nostra percezione della realtà, ricordandoci quanto sia vasto ciò che sfugge allo sguardo quotidiano. Il visibile, in questo contesto, è reso tale dalla tecnologia, che ci permette di osservare dettagli infinitesimali con grande precisione: la pelle rugosa, le zampe con artigli e la forma curiosamente familiare di un essere “alieno” eppure terrestre. L’invisibile, invece, non è solo la sua dimensione fisica, ma anche il mistero della sua sopravvivenza, della sua biologia ancora in parte sconosciuta, della sua capacità di entrare in uno stato di criptobiosi quasi “soprannaturale”. Questa immagine è un invito a riflettere su tutto ciò che esiste senza essere visto, sul potenziale nascosto del microcosmo, e sulla sottile linea tra ciò che percepiamo e ciò che ignoriamo. In un mondo dominato dal visibile, l’invisibile resta il regno dell’immaginazione, della scoperta e della meraviglia.