Studente: Noemi Testagrossa
Scuola: F. BUONARROTI | F. BUONARROTI
Sfida: 4 | Critica con AI
L’immagine finale dell’HIV ottenuta con l’AI mostra un virus dalla forma sferica con dettagli ben delineati: l’involucro lipidico è visibile e correttamente rappresentato come una membrana esterna, su cui sporgono le glicoproteine gp120, fondamentali per il legame con i recettori CD4 delle cellule umane. Questo è un aspetto molto ben reso, soprattutto nella seconda interazione. La terza richiesta ha corretto un errore iniziale nella forma del capside, che in alcune immagini era sferico, mentre la forma corretta è conica: nella versione finale il capside appare a cono all’interno del virione, visibile grazie a un taglio trasparente dell’involucro. Un piccolo difetto è la rappresentazione dell’RNA virale, spesso mostrato come un doppio filamento intrecciato, quando invece l’HIV contiene due singoli filamenti di RNA. Tuttavia, la resa complessiva è scientificamente plausibile e graficamente affascinante: i colori artificiali usati per distinguere le parti strutturali (verde per l’involucro, rosso per il capside, blu per l’RNA) rendono l’immagine chiara anche a chi non ha conoscenze avanzate di biologia. L’intelligenza artificiale ha saputo unire rigore scientifico e impatto visivo, trasformando l’invisibile in un’immagine concreta, utile anche a fini didattici.