Studente: Federica Salutini
Scuola: LICEO XXV APRILE | XXV APRILE
Sfida: 4 | Critica con AI
Per esplorare il concetto di invisibilità nella scienza, ho chiesto all’intelligenza artificiale di generare l’immagine di un atomo (“Genera l’immagine di un atomo”). Il primo risultato era visivamente spettacolare, ma ispirato al vecchio modello di Bohr: un nucleo sferico al centro con elettroni che orbitano in cerchi regolari, colorati e ben definiti. Tuttavia, sappiamo che questa è una rappresentazione ormai superata e fuorviante. Ho quindi chiesto di togliere i colori (“Realizzala incolore visto che i colori non esistono nella realtà atomica”), dato che le particelle subatomiche non hanno un colore percepibile. Il secondo risultato ha eliminato la distrazione cromatica, ma manteneva ancora un’impostazione troppo rigida. Per avvicinarmi di più alla realtà quantistica, ho infine chiesto di rappresentare elettroni e protoni in maniera realistica, come entità prive di un vero aspetto visibile (“Rappresenta elettroni e protoni in maniera realistica visto che non hanno un aspetto visibile e una superficie solida”). Il risultato finale è un’immagine suggestiva e coerente con il modello a orbitali: una nube di probabilità attorno a un nucleo concentrato ma indistinto. L’elettrone non è più un punto, ma una presenza distribuita nello spazio. L’immagine non è perfetta: richiama ancora un certo ordine geometrico non presente in natura. Tuttavia, riesce a restituire l’essenza dell’atomo come entità invisibile, immateriale e governata dalla probabilità.