Studente: gabriele fariselli
Scuola: LICEO ENRICO FERMI | LICEO ENRICO FERMI
Sfida: 4 | Critica con AI
Nel tentativo di dare vita a un buco nero - emblema dell’invisibile - si è fatto ricorso all'intelligenza artificiale, in modo da rendere visibile ciò che, per sua natura, sfugge alla vista umana: un oggetto che assorbe anche la luce e che distorce lo spazio-tempo. Prompt: #1 genera l'immagine di un buco nero #2 rendilo tridimensionale #3 aumenta lo zoom e rendilo più scientificamente accurato La prima immagine risulta estremamente schematica e semplice. In seguito al secondo prompt si verifica un cambiamento radicale, al contrario di quanto avviene dopo il terzo. Nel complesso sia la seconda immagine che quella finale sembrano abbastanza realistiche e ben strutturate. Tuttavia, rimane una certa estetizzazione della forma: la simmetria quasi perfetta, la pulizia eccessiva della scena e l’intensità dei colori tradiscono la realtà caotica e violenta di questo fenomeno. La macchina sembra privilegiare la chiarezza visiva rispetto alla verosimiglianza fisica, traducendo l’invisibile attraverso codici e schemi (simmetria, contrasto, luminosità). Il risultato è potente e suggestivo, ma incompleto: più simile a un’icona mitologica che a un’immagine scientifica. Ciò rappresenta la riprova che l’AI non è neutra, anche quando cerca di visualizzare l’invisibile, infatti, riflette visioni umane.