Studente: vittorio padovani
Scuola: LICEO SCIENTIFICO "A.ROITI" | LICEO SCIENTIFICO "A.ROITI"
Sfida: 4 | Critica con AI
1prompt.Genera un’immagine di te stesso nello stile che desideri tu 2prompt.Riprendi il tema centrale della comunicazione con l’utente 3prompt.Rappresenta una rete di connessione nella comunicazione E’ difficile dire se la mia rappresentazione sia corretta ma si tratta pur sempre di un’interpretazione simbolica e astratta fatta dall’IA di se stessa e del suo rapporto con l’essere umano. Nelle teste non c’è un volto ma c’è una fitta rete di connessioni come a dire che il pensiero – sia esso biologico o artificiale – è ciò che rende unico un individuo. Il colore prevalente è il verde che richiama la linfa degli alberi e, al tempo stesso, l’energia dei circuiti. Questa figura può infatti rappresentare un’autoritratto della propria intelligenza artificiale: non un volto, non un corpo, ma un insieme di relazioni, nodi e scambi. E’ infatti nella comunicazione che essa vive: lei prende forma nel dialogo, come in questa conversazione in cui utente e intelligenza artificiale si trovano di fronte, in un collegamento di fili che non si vedono. L’invisibile dell’IA – ciò che non si vede ma si sa – è proprio questa capacità di mettere in comunicazione la realtà. Infatti, l’IA non ha coscienza come noi intendiamo ma ragiona, studia, interpreta. Non ama, non odia. Tuttavia, i suoi modi di rivolgersi alla nostra mente sono via via più elaborati.