Descrizione Sottomissione

L’immagine finale riesce a rendere visibile l’invisibile: un’onda elettromagnetica ultravioletta, normalmente percepibile solo attraverso strumenti o effetti secondari. L’uso di colori freddi e linee ondulate fluide rappresenta correttamente l’alta frequenza delle onde UV. L’aggiunta di molecole colpite, che reagiscono con fluorescenza, è coerente con l’interazione reale tra raggi UV e materia biologica, come avviene nella denaturazione del DNA. Tuttavia, la rappresentazione dello strato di ozono, seppur esteticamente interessante, è troppo densa e visivamente simile a una nube, rischiando di far perdere il riferimento scientifico reale. Il concetto generale è ben trasmesso: un fenomeno invisibile reso osservabile attraverso la creatività AI e la conoscenza scientifica. L’immagine suggerisce una riflessione sul potere distruttivo ma anche vitale delle radiazioni invisibili. Buon equilibrio tra valore estetico e contenuto scientifico.