Studente: Carlotta Talema
Scuola: LICEO "MARZOLLA-LEO-SIMONE-DURANO" | LICEO "MARZOLLA-LEO-SIMONE-DURANO"
Sfida: 4 | Critica con AI
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Il neutrino è una particella elementare tra le più affascinanti e misteriose dell’universo. Non ha carica elettrica, ha una massa piccolissima e può attraversare interi pianeti senza interagire quasi mai con la materia. La sua esistenza è confermata, ma rimane qualcosa che sfugge alla percezione umana: invisibile, silenzioso, impalpabile. Proprio per questo è simbolo dell’invisibilità reale, non solo perché non possiamo vederlo, ma perché non lascia segni evidenti del suo passaggio. Studiarlo significa inseguire tracce quasi inesistenti, effetti collaterali rarissimi, come piccolissimi lampi di energia dentro enormi rivelatori sotterranei. Il neutrino ci mette in contatto con una parte dell’universo che non possiamo dominare con i sensi, ma solo intuire con strumenti, formule e immaginazione. Rappresentarlo è una sfida, perché costringe a pensare l’invisibile non come vuoto, ma come presenza. Il neutrino ci ricorda che la realtà non è fatta solo di ciò che si vede, ma anche – e forse soprattutto – di ciò che c’è e non si fa notare. In un mondo che tende a mostrare tutto, lui resta nascosto, essenziale, inarrestabile. E proprio per questo, profondamente affascinante.