Studente: arianna brunetti
Scuola: LICEO LEONARDO DA VINCI | LICEO LEONARDO DA VINCI
Sfida: 4 | Critica con AI
1. “genera l’immagine di un pithovirus sibericus” 2. “modifica la parte finale: i tentacoli non ci sono realmente” 3. ”sulla parte finale c’è una apertura”. L’immagine creata dall’IA è completamente scorretta, se non per la forma ovaleggiante dell’effettivo pithovirus sibericum, il virus più grande (1,5 μm di lunghezza) mai scoperto fino ad ora. È stato trovato per la prima volta in Siberia in un blocco di permafrost di 30.000 anni, da ricercatori francesi, nel 2014. Non infetta l’uomo, ma le amebe; dopo lo scongelamento dal lungo letargo al freddo ha ripreso a infettarle regolarmente, cosa preoccupante se si pensa che negli stessi ghiacci (che si stanno sciogliendo per via del riscaldamento climatico), potrebbero essere nascosti dei patogeni pericolosi per l’uomo. Oltretutto, la sua scoperta dimostra che virus grandi come questo, non sono cosi rari come si pensava: il pithovirus infatti, appartiene alla famiglia dei virus giganti, i quali possono superare il millesimo di millimetro e il loro genoma può codificare oltre duemila proteine. In particolare la struttura di questo virus presenta una spessa parete cellulare, ovale e aperta su uno dei due estremi, e una struttura interna simile a quella di un favo. Il colore giallo e l’aspetto “lanoso” dell’immagine dell’IA sono completamente estranei al virus campione, addirittura alla prima immagine aveva aggiunto dei tentacoli, mai catalogati per questo tipo di virus.