Studente: Andrea Scribano
Scuola: F. BUONARROTI | F. BUONARROTI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Vivo su un pianoforte. Quando si è compresso il tasto, la corda è iniziata a vibrare, e sono nata, un'onda piccola di suono. Tutto il movimento che ottengo nell'aria è un piccolo passo verso il mio obiettivo: arrivare all'orecchio umano. La mia frequenza determina chi sono: se vibravo velocemente, sono una nota alta, ma se mi metto ad un tempo più lungo, divento un basso nota. La mia ampiezza, al contrario, determina quanto sarò pesante o leggera. Alcune volte sarò forte e potente, altre leggera, quasi un bisbiglio. I inizialmente a muovermi nell'aria, spingendo le particelle una per una. Ogni particella mi cede un po' della sua energia, come un passaggio di testimone. A volte il viaggio è breve, altre volte lungo, ma il mio scopo è sempre lo stesso: arrivare all'orecchio. Finalmente, arrivo al timpano, che inizia a vibrare sotto il mio tocco. È un breve incontro che mi muta: le vibrazioni si convertono in impulsi elettrici, e io comincio a viaggiare lungo il nervo uditivo. Lì, al cervello, mi riconoscono, mi interpretano, e improvvisamente sono una melodia, una nota che assume vita nella mente di chi ascolta. È incredibile come da una semplice vibrazione, attraverso questo lungo viaggio, io possa diventare musica. Ora, infine, sono stata sentita, ma sono pronta a ripartire, pronta a vivere ogni volta che un dito preme un tasto.