Studente: Andrea Pasqualetti
Scuola: LICEO XXV APRILE | XXV APRILE
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Diario di un Neutrino Caro diario, oggi è stato un altro giorno di viaggio senza fine. Sono un neutrino, e come tutti i neutrini, non mi posso fermare. Passo attraverso la materia come se fosse nulla. Nulla mi ostacola, nulla mi trattiene. Nonostante la mia invisibilità, so che esisto. Non sono una particella da guardare, ma da sentire, o meglio, da misurare, se qualcuno ha il giusto strumento. Oggi, come al solito, mi sono staccato dal cuore di una stella lontana, in una regione sperduta dell’universo. La mia corsa è stata rapida, silenziosa, solitaria. Ho attraversato milioni di chilometri di vuoto interstellare, senza una meta precisa, ma con un destino inevitabile: colpire qualcosa o qualcuno. E poi, di colpo, sono arrivato sulla Terra. Lì, tra tutti i miliardi di atomi che compongono questo pianeta, ho attraversato la materia come se non esistesse. Ho viaggiato nel nucleo di montagne, attraverso oceani, e perfino tra le persone. Nessuno mi ha visto, nessuno mi ha percepito. Forse qualcuno, se abbastanza fortunato, avrebbe potuto rilevarmi, ma non è accaduto. Mi sento spesso inutile, come se il mio esistere non avesse alcun significato. Ma so che senza di me, molte cose non sarebbero come sono. Sono una piccola parte dell’universo, invisibile, eppure fondamentale. E così continuo il mio viaggio, attraverso la materia e il tempo, senza mai fermarmi, sempre lontano da occhi curiosi. Domani sarà lo stesso. Un altro giorno, un altro viaggio.