Descrizione Sottomissione

Caro Diario, oggi mi sento più invisibile del solito. È il mio destino, dopotutto: attraversare il mondo senza che nessuno mi veda, senza che nessuno si accorga del mio passaggio, se non quando lascio la mia firma in un’ombra. Mi infilo tra le cose senza fermarmi, scivolo tra pelle e muscoli, svelo segreti nascosti nel profondo. Non chiedo permesso, non ho bisogno di bussare. Sono lì, eppure non ci sono. La luce normale rimbalza sulle superfici, permette agli occhi di vedere. Io invece passo attraverso, come se la materia fosse un’illusione. Le pupille non possono catturarmi, le mani non possono trattenermi. Sono ovunque e in nessun luogo. Vengo dalle stelle più lontane, dai buchi neri che divorano il cosmo. Mi avete addomesticato per esplorare il corpo umano, per scoprire crepe nascoste nelle ossa o nei metalli. Mi usate per trovare ciò che non vedete. Ma oggi qualcosa è diverso. Oggi, mentre attraversavo un corpo come mille altre volte, mi sono fermato. Io, che non mi fermo mai. C’era qualcosa in quella persona. Un’anomalia. Un’ombra più scura delle altre. Pensavo fosse un errore, un’interferenza. Ma no. Era reale. E stava… guardando me. Come è possibile? Nessuno può vedermi. Eppure, in quell’istante, ho sentito uno sguardo ricambiarmi. E per la prima volta, ho provato qualcosa di simile alla paura. Sono un fantasma di luce. Ma forse non sono l’unico a guardare nell’oscurità.