Studente: rebecca pennasilico
Scuola: F. BUONARROTI | F. BUONARROTI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Sono nato prigioniero, un elettrone legato a un atomo di idrogeno, costretto a girare attorno a un protone. Il mio mondo era piccolo, misurabile in milionesimi di millimetro. Poi, un giorno, tutto cambiò. Un fotone mi colpì con violenza. Assorbii la sua energia e sentii una forza mai provata. "Ora o mai più!" Pensai, spezzando il legame che mi teneva prigioniero. La libertà! Ma era terrificante: nuclei positivi cercavano di intrappolarmi. Una molecola di ossigeno mi fissò con disprezzo. "Torna al tuo posto!" sembravano urlare i suoi elettroni. Ma non potevo fermarmi. Sfrecciavo tra campi elettrici, evitando nuove prigioni. Poi vidi un cavo di rame. Mi tuffai dentro, trovando milioni di simili in corsa frenetica. La corrente ci trascinava in un flusso inarrestabile. Insieme raggiungemmo una lampadina. L’interruttore si chiuse. Sentii una resistenza, capii che la mia corsa stava finendo. Ma non ebbi paura. Con un ultimo salto, cedetti la mia energia a un atomo di tungsteno e, per un istante, brillai. Ora sono di nuovo legato, ma questa volta con una nuova consapevolezza. Nuovi fotoni arriveranno, portando con sé altre fughe. E quando il momento giusto verrà, sarò pronto. Perché un elettrone ribelle non si arrende mai.