Studente: Denise Scudellaro
Scuola: LICEO STATALE "ETTORE MAJORANA" | L.SC.E.MAJORANA-POZZUOLI-
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario, oggi ho sfiorato l’oblio. Tutto è iniziato con un segnale elettrico improvviso. Non avevo tempo per pensare: dovevo agire. Ho rilasciato i miei neurotrasmettitori nello spazio sinaptico, sperando che raggiungessero il neurone successivo. È sempre un rischio—basta un errore e il messaggio si perde per sempre. Per qualche millisecondo ho avuto paura. E se i recettori non si fossero attivati? E se il pensiero fosse svanito prima di completarsi? Ma poi è successo: il segnale è stato ricevuto, il circuito si è chiuso. Un ricordo riaffiorato? Un’idea nuova? Non lo so. Io trasmetto, ma non decido cosa. Ora mi chiedo: domani sarò ancora qui? Se questa connessione verrà usata di nuovo, mi rafforzerò. Se verrò ignorata, scomparirò, come tante altre prima di me. Essere una sinapsi significa vivere nell’incertezza, sempre in bilico tra esistere e dissolversi. Nessuno mi vede, nessuno mi sente, ma senza di me la mente sarebbe solo silenzio.