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Una giornata da Piastrina: Il piccolo eroe del flusso sanguigno

Studente: alice diciolo

Scuola: - | LICEO SCIENTIFICO QUADRIENNALE INTERNAZIONALE

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Descrizione Sottomissione

Sono una piastrina, una piccola cellula del sangue, ma non per questo meno importante. La mia forma è tondeggiante, e il mio compito è essenziale per il corpo umano: fermare le emorragie e contribuire alla guarigione delle ferite. Ogni giorno mi trovo a viaggiare nel flusso sanguigno, invisibile agli occhi, ma sempre pronta ad agire. La mia esistenza è fatta di piccoli momenti in cui svolgo una funzione fondamentale per mantenere in salute l’organismo. La mia giornata inizia ogni volta che un vaso sanguigno si rompe. Quando una ferita si verifica, mi attivo e mi sposto velocemente verso il punto di rottura. Lì, insieme alle altre piastrine, mi aggrego formando una “piastra” che tappando il foro, impedisce che il sangue fuoriesca. La mia superficie si appiccica alla zona danneggiata, creando una barriera protettiva. Questo processo si chiama “aggregazione piastrinica” ed è il mio lavoro principale. Quando mi attivo, il mio compito è di fermare l’emorragia prima che diventi pericolosa. A volte, devo lavorare in sinergia con altre cellule del sangue, come globuli bianchi, che intervengono per eliminare eventuali infezioni, o con il fibrinogeno, che aiuta a stabilizzare il coagulo. Quando la ferita è stata sigillata, il mio lavoro si ferma. Io e le altre piastrine torniamo alla nostra routine, continuando a circolare nel flusso sanguigno, sempre pronte a intervenire in caso di necessità. Così trascorro ogni giorno della mia vita, invisibile ma indispensabile.