Studente: Serena Gritti
Scuola: "GUGLIELMO OBERDAN" | "GUGLIELMO OBERDAN"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
No image available
No Video available
Caro diario, io raggio X, come sempre, sono partito dalla mia dimensione invisibile. Non sono come la luce che vedete,sono diverso, più misterioso, più potente e forse è proprio questo che mi piace di me. Non mi vedete, non mi sentite, ma io ci sono. Vi attraverso senza che possiate accorgervene. Parto dal cuore delle stelle e finisco in luoghi dove la verità è nascosta dentro di voi, come laboratori e ospedali. Riesco a entrare nelle ossa e nei muscoli trovando i segreti nel corpo. A volte sono utilizzato per diagnosticare, per fare luce su ciò che non si vede, un'infiammazione, una frattura, o purtroppo un tumore. Mi siedo sulla superficie delle cose, ma senza fermarmi mai, senza rivelare ciò che è necessario.Molte cose senza di me non si riuscirebbero mai a scoprirle. Purtroppo però possono essere pericoloso. Il mio potere è grande, e quando non mi controllate, posso danneggiarvi. Mi infiltrerei eccessivamente nelle cellule, trasformandole e cambiandole. Questa energia però io non riesco a controllarla e mi spiace molto, il mio compito dovrebbe essere cercare e rivelare le cose nascoste. Come un esploratore stellare. Oggi all’ ospedale, ho attraversato il corpo di un ragazzo, per trovare una minuscola frattura in una costola. Guardando quel ragazzo, veramente molto bello tra l'altro, si riusciva a scorgere sia la sua paura,nel caso fosse stato grave, sia la speranza. Io ero il suo ponte tra il mistero e la chiarezza, e ne vado ancora fierissimo, però sono anche temuto .