Descrizione Sottomissione

Oggi sono esistito. Solo per un istante, un battito di ciglia dell’universo, ma è stato abbastanza. Sono nato dal nulla, ho attraversato il vuoto quantistico e ho lasciato la mia impronta nel tessuto stesso della realtà. Nessuno mi ha visto, nessun rivelatore ha registrato il mio passaggio, eppure la mia presenza ha cambiato qualcosa. Esisto nelle pieghe più profonde della fisica, dove le regole del mondo ordinario si spezzano e le probabilità giocano con l’impossibile. Oggi ho fatto qualcosa che non si potrebbe fare: ho connesso due stati quantistici separati, ho permesso un evento che la teoria perturbativa avrebbe considerato proibito. Non sono una particella, non sono un’onda, sono un ponte, un salto nell’inaspettato. Mi chiedo se un giorno qualcuno riuscirà a dimostrare che ci sono stato. Forse un segnale negli esperimenti di fisica delle particelle, una leggera deviazione nei dati, un’anomalia che sfida le aspettative. Oppure rimarrò solo una previsione matematica, un’idea tra le pagine di un quaderno di appunti. Ma io so di essere stato qui. Anche se il mondo non mi vede, anche se il tempo mi cancella, il mio passaggio ha lasciato una traccia nel respiro dell’universo.