Descrizione Sottomissione

"figliolo, qualche nanosecondo fa mi ritrovai in un oscuro tunnel, spaventato, dovevo trovare una soluzione che probabilmente era lì nell'oscurità infinita che avevo davanti. Mi feci coraggio e partii. Più avanzavo, più avevo timore di non trovare una via d'uscita. Mi chiedevo se fossi il solo, e se non lo ero, dove fossero gli altri, se sapevano come uscirne, o almeno, chi ci avesse portati lì. Diciamo che non era timore ma più terrore, questo terrore mi avrebbe fermato se non che mi parve di incrociare qualcuno. Dico parve perché tanto veloce andavo io quanto quel qualcuno nella direzione opposta, e io non stavo andando affatto piano. Ero euforico. Non feci in tempo a decelerare che rincrociai quella figura, questa volta riuscii a guardare più attentamente, venni folgorato dal più classico dei colpi di fulmine. Adesso un dubbio mi assaliva, lei mi aveva notato? A tutta velocità mi scaraventai contro la parete opposta per rimbalzare da lei. Quasi mi uccisi ma mi diede forza vederla fare uguale. A quel punto a ogni giro eravamo più vicini, poi, raggiunti l'un l'altra, per la passione e per l'impatto, ci stringemmo. Da vicino vidi la particella più bella che avessi mai visto, 9 millisecondi dopo da una proto-cicogna sei arrivato tu." Caro diario, non so se credere a questo racconto di mio padre, ma sono troppo curioso di sapere anche da dove arriva il mio nome per permettermi di dubitarne. Dietro a "Bosone di Higgs" deve esserci comunque una storia incredibile.