Studente: Matteo Geusa
Scuola: I.I.S.S. "L. DA VINCI" | LICEO "L. DA VINCI"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Finalmente, dopo giorni di peregrinazione, siamo riusciti a penetrare nel territorio nemico. L’ingresso è stato faticoso; ci attendevano trappole mortali: molti di noi sono stati inghiottiti da una sostanza viscida e appiccicosa, il muco, altri si sono smarriti tra i folti peli, mentre alcuni sono stati costretti alla ritirata dai violenti starnuti. Nonostante queste difficoltà, l’attacco è stato un successo. Abbiamo conquistato alcune posizioni nemiche, insediandoci nelle cellule e sfruttando le risorse locali per rinforzare la nostra armata. Le risorse ci hanno permesso di moltiplicare le schiere, rendendo l’esercito più forte e pronto ad avanzare in profondità. Tuttavia, l’avanzamento è stato rallentato da un imprevisto: un innalzamento improvviso della temperatura. Il caldo torrido ha messo a dura prova le nostre forze, e la nostra posizione è stata rapidamente individuata dalle sentinelle nemiche, che hanno dato l’allarme. Nel giro di poche ore, l’esercito nemico ha scatenato i suoi mastini, enormi macrofagi che hanno cominciato a sbranare senza pietà chiunque incontrassero e i pochi superstiti della nostra avanzata sono stati annientati dalle frecce dei linfociti nemici. L’invasione è stata un fallimento e la mia fine sembra ormai inevitabile, ma nonostante tutto, l’impero di Covidius XIX non avrà fine: la sua espansione è inevitabile e il suo ritorno sarà ancora più temibile.