Studente: Giuseppe Trimigno
Scuola: PRIMO LICEO ARTISTICO | PRIMO LICEO ARTISTICO
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Oggi mi sono soffermato su un fenomeno che mi affascina da sempre: la luce. È qualcosa che do per scontato ogni giorno, ma più ci penso, più mi rendo conto di quanto sia straordinaria. Stamattina, aprendo la finestra, i primi raggi del sole hanno illuminato la mia stanza con tonalità calde e dorate. Ho osservato i giochi di luce sulle pareti, il modo in cui la polvere danzava nei raggi solari. Questo è il lato visibile della luce, quello che tutti percepiamo senza difficoltà: il chiaroscuro delle ombre, i colori vividi, il bagliore del sole sull’asfalto dopo la pioggia. Ma poi, mentre bevevo il mio caffè, ho pensato al lato invisibile della luce. I raggi ultravioletti, per esempio, che scottano la pelle senza che ce ne rendiamo conto. Oppure gli infrarossi, che riscaldano la Terra, ma che non possiamo vedere con i nostri occhi. Mi sono chiesto: quante altre cose sfuggono alla mia percezione quotidiana? Nel pomeriggio, sono uscito per una passeggiata e ho continuato a riflettere. Ho osservato come la luce si rifrangeva nelle pozzanghere rimaste dalla pioggia di ieri. Lo spettro della luce si scomponeva in colori distinti, un arcobaleno in miniatura. È incredibile pensare che la luce bianca, apparentemente semplice, contenga al suo interno un intero spettro di colori. Eppure, i nostri occhi non possono cogliere tutto ciò che esiste. Ad esempio, non possiamo vedere la luce polarizzata, ma alcuni animali, come le api, la usano per orientarsi.