Dettaglio Sfida sottomessa

Diario di un positrone

Studente: Elisa Paterna

Scuola: VITO VOLTERRA | VITO VOLTERRA

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Descrizione Sottomissione

Oggi è stata una giornata davvero movimentata. Mi chiamo positrone, una particella atomica di antimateria, e passo la maggior parte del mio tempo in un acceleratore di particelle, dove ogni cosa accade in un battito di ciglia. Siamo invisibili agli occhi umani, ma la nostra presenza è fondamentale per capire l’universo. Il mio viaggio è iniziato così: viaggiavo nel vuoto insieme ad altri positroni. L’ambiente era frenetico, i positroni presenti nel fascio tendevano ad allontanarsi tra di loro, ma i magneti li costringevano a rimanere vicini tra loro, creando un’atmosfera elettrica, quasi palpabile, di pura energia. Improvvisamente, però, qualcosa è cambiato. Un elettrone è stato accelerato a velocità incredibili, proprio sulla mia traiettoria. Sentivo una strana energia nell’aria. Il contatto è stato inevitabile. Nel momento in cui l'elettrone e io ci siamo sfiorati, tutto è esploso in un lampo di luce intensa: una radiazione gamma che ha illuminato per un istante l'intero acceleratore. Il nostro incontro è stato così rapido che nessun essere umano avrebbe mai potuto vederlo, ma la sua energia era tangibile. Quella scintilla, così breve e potente, è stata la mia "esistenza". Poi, come sempre, tutto è svanito nel nulla. Non sono più nulla, ma so che domani o chissà quando, qualcun altro come me tornerà a ripetere lo stesso viaggio. Ogni volta, la sensazione di essere una parte di un processo infinitamente grande, anche se fugace, mi riempie di un’invisibile soddisfazione.