Studente: GIULIA MARASCO
Scuola: I.I.S. "GREGORIO DA CATINO" | LICEO SCIENTIFICO
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario Oggi ho raggiunto il mio traguardo, lei ha smesso di lottare. Non riconosce più chi gli sta accanto, non sa più neanche il suo nome, non sa dove si trovi. Gli ho tolto pezzo dopo pezzo, il mio obiettivo è stato raggiunto. Ho iniziato tutto soffiando su i suoi neuroni dell'ippocampo come un vento leggero, confondendo i suoi ricordi. Poi dopo alcune settimane ho avuto il coraggio di fare il mio primo passo, gli ho nascosto un nome, gli ho reso il suo volto sfocato e il suo nome lontano, lei ha riso, ha detto di essere distratta e io ho riso con lei, sapendo di aver fatto un buon lavoro. Ho iniziato a fargli scordare le risposte delle domande che lei poneva, così le ha chieste molte volte. Era instabile, si scordava tutto molto facilmente, da dove ha lasciato gli occhiali a qual è la strada di casa. I suoi familiari si sono accorti che non stesse bene, l' hanno portata dal neuropsichiatra. Mi ha persino scoperto e gli ha dato una terapia, rallentandomi ma non fermandomi. Lei era forse più lucida , ma ho alternato lucidità e confusione, facendogli persino chiedere di sua madre morta anni prima. Ho sentito tutto il suo panico, la paura, ho persino sentito il dolore di chi la ama. Ma non mi sono fermato, non potevo. Ho sciolto tutti i nodi della sua memoria. Mi sono insinuato nel suo cammino. Così sono arrivato ad oggi diventando la sua unica realtà, il vuoto che l' avvolge in un manto pesante, non ha più bisogno di ricordare perché ormai sono la sua unica certezza.