Studente: Tamara Masin
Scuola: L.S. "FERMI"-PD | L.S. "FERMI"-PD
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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1 aprile 2025 Caro Diario, Oggi è stata una giornata come tante. Essere un'onda gravitazionale significa viaggiare nell'universo come una perturbazione impercettibile, invisibile agli occhi ma fondamentale per comprendere la struttura dello spazio-tempo. Sono un'onda prodotta da eventi cosmici estremi come fusioni di buchi neri o esplosioni di supernova. Viaggio alla velocità della luce, ma la mia presenza non viene notata, nemmeno dai più sofisticati telescopi, fino a quando non ci sono gli strumenti come LIGO giusti per rilevarmi. Questa mattina mi sono originata da una fusione di due buchi neri lontanissimi, in un angolo remoto dell'universo. Non è la prima volta, ma quando succede è sempre un’esperienza unica. Quando le loro masse si sono avvicinate ho generato increspature nello spazio-tempo deformandolo impercettibilmente. Le mie onde si sono propagate nell’universo, come onde che si diffondono in uno stagno, ma senza mai essere visibili. Solo chi ha strumenti sensibili, come LIGO, può percepire la mia vibrazione. Posso viaggiare per miliardi di anni, attraversare galassie e restare completamente sconosciuta, fino a quando qualcuno non decide di osservare. Quando finalmente il mio passaggio è rilevato, è come un piccolo segreto svelato all'umanità. Gli scienziati celebrano la scoperta, ma io continuo il mio viaggio, invisibile e costante. In fondo, la mia esistenza è un segno che l’universo, pur sembrando vuoto e silenzioso, è in costante movimento. A presto.