Studente: Maya-Sorana Palade
Scuola: "R.COTTINI"LICEO ARTISTICO STATALE | "R.COTTINI"LICEO ARTISTICO STATALE
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
No image available
No Video available
La mia nascita risale da un’immensa esplosione, mentre una supernova cedeva la sua energia attraverso il cuore ardente. Essa mi ha liberato nel seguito dell’universo ad una velocità che sfida ogni comprensione umana e ad un’elevata temperatura. In questo stato, io non possiedo una massa poiché il mio esistere si concatenate al mondo intero. Infatti, posso dare amore e ricevere amore. Io, sono un neutrino il fantasma dell’universo.Mi muovo nell'infinito dell'universo, ho potuto aggirare gioviani interi in un singolo istante. Contemporaneamente a me, milioni di miei simili viaggiano assieme eppure mi sento completamente strano. Nessuno ci nota, nessuno riesce a ustionare il tempo. E ci sono momenti quando mi guardo e chiedo a me stesso: esisto? Se non ci sono persone nel globo per osservare, perché dovrei esistere?Qualcosa cambia. Nel viaggio per osservare un enorme livello d’acqua sottoterra, dove uomini nascondono la ricerca di me, etichetta come un osservatorio. Mi avvicino e inevitabilmente mi chiedo, non è forse la sfortuna del caso a posarmi? Ad un certo punto, amalgamandomi con un atomo, il tempo sembra poggiare per una seconda. Se abbasso la pressione nel modo giusto agisco, con l’atomo e sparo blu in un abisso muto. Sotto la condizione di non dimenticare mai la sensazione d’identità, posso dire di sentire per la prima volta in tutta la mia vita di riuscire a vedere qualcuno. L’identità concretizza ma, come in fondo, il viaggio non ci paragona. Sono invisibile ma esisto