Dettaglio Sfida sottomessa

Battiti di una vita invisibile

Studente: Sofia D'Ambrosio

Scuola: L. ARTISTICO - U. BOCCIONI | L. ARTISTICO - U. BOCCIONI

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Caro diario, Sono una cellula, una tra miliardi, ma oggi mi sento più sola che mai. Vivo in un corpo che non mi ascolta, mi trascura e mi riempie di tossine. Il mio mondo è fatto di reazioni chimiche: trasformare il cibo in energia, eliminare scarti, riparare danni, comunicare con le altre cellule per mantenere l’equilibrio. Ma tutto sta diventando più difficile. Lui non dorme abbastanza, la notte dovrebbe essere il mio momento di riposo e rigenerazione, senza sonno i rifiuti tossici si accumulano e resto intrappolata in un ambiente acido. Le mie membrane si indeboliscono, la capacità di produrre energia si riduce. Il cibo che ricevo è povero di nutrienti e ricco di sostanze che mi appesantiscono, costringendomi a lavorare con scarti invece che con energia pulita. E poi ci sono stress, rabbia, frustrazione… Ogni emozione negativa si riversa su di me come un veleno invisibile, riducendo la mia forza vitale e facendomi invecchiare più in fretta. Oggi ho sentito un cedimento. Una crepa, un errore irreparabile. Forse è solo un avvertimento o forse l’inizio della fine. Ho provato a mandargli un segnale: stanchezza, dolori diffusi, mente annebbiata ma lui ha ignorato tutto, cercando sollievo in dolciumi e pensieri negativi. Non capisce che lotto per lui, che ogni battito del cuore, ogni respiro, ogni movimento dipende da me. Se solo mi ascoltasse potrei aiutarlo a stare meglio. Per ora posso solo resistere, sperando che un giorno si accorga di me. La tua cellula dimenticata