Descrizione Sottomissione

Diario di un neutrino Giorno 13.799.999.999 Anche oggi è l'ennesimo giorno in cui non ho potuto soffermarmi ad osservare nessuno dei luoghi a cui passo accanto durante il mio viaggiare continuo: che noia, sempre tutto uguale. Non mi sarebbe dispiaciuto osservare più da vicino quel pianeta con tanti anelli attorno che tanto mi incuriosiva, oppure quell’ammasso di stelle tanto luminose da accecarmi gli occhi che avevo scorto questa mattina; mattina, sera qual'è la differenza se non hai una casa, per me ogni momento è uguale agli altri. Quanto vorrei semplicemente fermarmi, mentre tutto il resto scorre, e ammirare ciò che mi circonda, per davvero, senza fretta. Ero talmente assorto nei miei pensieri che non mi ero accorto del gigante masso roccioso che si dirigeva verso di me a velocità supersonica: panico. Con quel briciolo di lucidità che mi era rimasta avevo pensato di spostarmi dalla sua traiettoria prima che mi riducesse in polvere. Provai con tutte le mie forze a muovermi ma non ci riuscii. Il masso si stava avvicinando sempre di più,  ogni secondo diventava più grande e io ancora non riuscivo a spostarmi: sembrava che qualcosa di invisibile mi stesse trattenendo. La paura mi congelò, non capivo più nulla. Fuggire era inutile. Chiusi gli occhi e aspettai per secondi che mi sembravano anni. Aspettai e aspettai ancora ma…dov'era finito? Aprii gli occhi e lo vidi continuare il suo viaggio dietro di me, come se gli fossi passato attraverso.