Studente: Manuel Mariotti
Scuola: OMNICOMPRENSIVO "MONTEFELTRO" | L.SCIENTIFICO/TECNICO ECON."MONTEFELTRO"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario, Io mi chiamo Plasto e sono una microparticella di plastica. Sono passati ben 95 giorni da quando mi sono distaccato dalla bottiglietta a cui appartenevo, dunque posso vantarmi di essere ancora molto giovane. Ricordo ancora il momento esatto in cui è avvenuta la frammentazione a causa di un caduta del contenitore d’acqua. Da quell’istante sono stato perennemente trasportato da flussi d’acqua o correnti d’aria. Attualmente non so dove potrei trovarmi, specialmente perchè intorno a me è completamente buio. L’unica cosa che percepisco è un lieve rivolo d’acqua che mi sta trasportando dolcemente. Intanto vorrei provare a fornire una breve descrizione di me stesso, in caso qualcuno dovesse chiedersi come sono fatto. Prima di tutto sono molto piccolo, infatti ho una dimensione di circa un decimo di millimetro. Posso affermare di essere quasi invisibile a occhio nudo. Inoltre sono stato prodotto a partire da materiali di riciclo e sono biodegradabile al 100%. Cosa sta succedendo! La corrente sta aumentando e sto continuando ad affondare e riemergere da questa specie di torrente. Lo spazio sta diventando sempre più stretto e l’acqua sta aumentando a dismisura! Ho paura che rimarrò incastrato qui per sempre! Ad un certo punto inizio a vedere la luce e mi ritrovo catapultato giù da una cascata. Dopo essermi ripreso capisco di essere finito in mare. Non so dove verrò trasportato o come andrà a finire, ma sono curioso di scoprirlo.