Studente: Bianca Vultaggio
Scuola: - | LICEO SCIENTIFICO QUADRIENNALE INTERNAZIONALE
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Sono formato da composti organici volatili: esteri, aldeidi e terpeni, estratti da frutti, fiori, legni o spezie. Vengo creato in laboratorio attraverso la distillazione o l'estrazione. Un profumiere compone una fragranza combinando le mie componenti in precise miscele, ognuna ha impatti e evaporazioni diversi. Sono invisibile all'occhio umano, ma penato e progettato per stimolare il senso dell'olfatto, evocando sensazioni e ricordi; pur non avendo una forma definita, la mia essenza è un'impressione sensoriale. Spesso sono rilasciato nell'aria attraverso uno spruzzo, movimento con il quale vengo disperso lentamente in piccole particelle volatili. La velocità a cui mi muovo dipende da fattori come temperatura e umidità: più l'ambiente è caldo più velocemente mi sposto. Le molecole sono diffuse nell'aria in modo invisibile, anche in assenza di luce, ma ogni movimento mi permette di essere percepito. Ogni mia molecola interagisce con i recettori olfattivi del naso e attraverso una reazione chimica la mia presenza viene trasformata in sensazione. Incontrato l'epitelio olfattivo arriva uno stimolo al cervello, e si crea un'associazione mentale, emotiva o persino culturale, un gioco di chimica e percezione, un'esperienza sensoriale esplosiva. Con il passare del tempo le mie molecole si disperdono, la gravità e l'aria mi dissolvono rendendo la mia presenza sempre meno percepibile fino a svanire. Nonostante non persista fisicamente, conservo il potere di restare impresso.