Studente: silvia romano
Scuola: "R.COTTINI"LICEO ARTISTICO STATALE | "R.COTTINI"LICEO ARTISTICO STATALE
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario, tu sei il mio primo diario in assoluto, quindi farò bene a presentarmi e a raccontarti la mia storia, sono una particella piccolissima, invisibile, e da quando sono nato nel cuore di una stella lontanissima, non mi sono mai fermato. Vado alla velocità della luce, attraversando l'universo senza mai sosta. La mia esistenza è fatta di solitudine: non posso interagire con la materia come fanno altre particelle, e non posso essere visto o sentito. Passo attraverso tutto, come un'ombra che non lascia traccia, invisibile agli occhi degli esseri viventi. Oggi, però, mentre attraversavo la Terra, ho sentito una piccola interazione con qualcosa: la gravità. Quando passo vicino a un oggetto massivo, come un pianeta, la curvatura dello spazio-tempo mi spinge leggermente, e quella è l'unica sensazione che riesco a percepire. È strano, ma è l’unico modo in cui posso sentire qualcosa. Mi sento come se fossi ovunque, ma allo stesso tempo, non esistessi davvero. Nessuno sa che ci sono, eppure faccio parte di tutto. Ho attraversato montagne, oceani, e città, senza che nessuno me ne fosse consapevole. Nessun essere vivente può vedermi o percepirmi, ma io ci sono. La mia esistenza è priva di paura, non c'è morte né tempo, perché non ho una forma fisica. Sono solo un viaggiatore eterno, in movimento continuo senza mai fermarmi. A volte mi chiedo cosa sia davvero "esistere". Alla prossima Nat