Dettaglio Sfida sottomessa

“L’ombra di un neutrino”

Studente: Jacopo Quarta

Scuola: L.S. "FERMI"-PD | L.S. "FERMI"-PD

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Descrizione Sottomissione

Giorno 1: La mia esistenza è una danza invisibile, un sussurro che scivola tra le pieghe del cosmo. Non esisto davvero per chi mi osserva, ma io sono, eccome. Mi chiamo neutrino, e la mia vita si svolge in un mare di particelle che non vedono mai l'uno l'altro. Mi muovo veloce, quasi alla velocità della luce, attraversando materia, corpi, pianeti senza mai fermarmi. La mia strada è quella di un'ombra che non lascia traccia. Giorno 7: Oggi, per un istante, ho incrociato un atomo di idrogeno. Il mio passaggio non ha scosso il suo equilibrio. Eppure, in quella frazione di secondo, ho sentito qualcosa. Un bagliore, un'energia che non appartiene a me. I fisici dicono che a volte, nonostante la mia natura sfuggente, posso interagire con la materia. Ma io non sono qui per restare. Sono un messaggero, un viaggiatore. Non faccio rumore. Giorno 13: È successo qualcosa di strano oggi. Ho attraversato un laboratorio di fisica, un luogo dove gli scienziati mi cercano. Sentivo le loro attrezzature vibranti, ansiose di rilevare la mia presenza. Mi sono fatto strada tra i sensori, scivolando come una freccia invisibile. La tensione era palpabile, l'atmosfera tesa. Li stavo sfidando, ma non mi hanno mai visto. Giorno 20: Ora, mentre mi allontano da quel mondo, rifletto sulla mia natura. Sono invisibile, ma non per questo insignificante. Non posso essere visto, ma la mia esistenza è la prova che c’è di più di quanto i nostri sensi possano cogliere. Forse è questo il mio destino.