Studente: Vincenzo Minopoli
Scuola: LICEO LEONARDO DA VINCI | LICEO LEONARDO DA VINCI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario, Mi chiamo Simone e sono un Bosone di Higgs. Per tanto tempo, sono stato solo un’idea, un’ipotesi nei calcoli dei fisici. Nessuno poteva vedermi, eppure il mio ruolo nell’universo è fondamentale. Sono nato miliardi di anni fa e sono io a dare massa alle particelle, permettendo alla materia di esistere. Senza di me, tutto sarebbe rimasto un mare di energia senza forma. Per miliardi di anni, ho vissuto nascosto, avvolto nel campo di Higgs, un mare invisibile che attraversa ogni cosa. Ogni particella che lo attraversa interagisce con me: più mi sente, più diventa pesante. È così che nascono gli atomi e tutta la materia. Poi, ad un certo punto, qualcosa è cambiato. Un gruppo di scienziati del CERN, dopo aver ipotizzato la mia esistenza, ha deciso di cercarmi. Hanno fatto scontrare protoni a velocità incredibili nel Large Hadron Collider (LHC), il loro acceleratore di particelle, sperando di farmi emergere. E ci sono riusciti. Per un attimo, sono apparso, ma non mi hanno visto con gli occhi, bensì nei loro dati; infatti, ho lasciato una mia piccola firma: una piccola oscillazione, la prova che esisto davvero. Ora che sono stato scoperto, la mia esistenza non è più un segreto, ma ci sono ancora molti misteri su di me da svelare. Io continuo per la mia strada, invisibile ma essenziale, sapendo che, senza di me, l’universo non sarebbe quello che è. Simone il Bosone di Higgs.