Dettaglio Sfida sottomessa

Un viaggio senza ritorno

Studente: Aurora Chiari

Scuola: LICEO LEONARDO DA VINCI | LICEO LEONARDO DA VINCI

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Caro diario, Mi chiamo Lux. Sono nato in mezzo a tempeste di energia, nel cuore del Sole. Per millenni ho cercato di farmi strada tra atomi impazziti, rimbalzando in un mare di particelle. Poi, finalmente, il momento che aspettavo è arrivato: sono stato lanciato nel cosmo alla velocità della luce, viaggiare era incredibile. Ho attraversato il vuoto, sfiorato pianeti, danzato tra le stelle. Mi sentivo invincibile, libero, destinato a un viaggio senza fine. Ma poi la Terra si è messa sulla mia traiettoria e, prima che potessi evitarla, mi sono schiantato contro qualcosa di inaspettato: una foglia. Ho provato a scappare, ma in un attimo ero dentro un cloroplasto, circondato da strane molecole che esultavano: “Perfetto! Abbiamo un fotone!” “Un cosa?” ho balbettato, confuso. “Tu sei energia, ora servirai alla pianta!” Io, nato per viaggiare, ora ero fermo. All’inizio ero furioso. Dopo tutto quel tempo passato a sognare la libertà, il mio viaggio si concludeva in una cellula verde? Mi sentivo in trappola. Poi ho iniziato a vedere le cose in modo diverso. Ho visto la pianta crescere, le sue foglie allargarsi. Ho sentito la linfa scorrere, le cellule moltiplicarsi. E io ero parte di tutto questo. Il mio viaggio non era finito, si era solo trasformato in qualcosa di nuovo. Forse non era il destino che immaginavo, ma non significava che fosse sbagliato. Non sono più libero di viaggiare come prima, è vero. Ma ora so di essere parte di qualcosa di più grande.