Studente: Aurora Basso
Scuola: LICEO BERTO | LICEO BERTO
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
No image available
No Video available
Oggi, 16 Boedromione, un giorno che sembrava come tanti altri, mi ritrovo bloccata in un'anfora di terracotta, in uno spazio piuttosto angusto. Ricordo bene quel momento, quando un servo, forse per errore o forse no, mi ha versato in una coppa di vino. Adesso sono qui, confusa, dentro il corpo di un filosofo. È un uomo anziano,dalla folta barba e dallo sguardo attento che parla continuamente di atomi,quelle piccole particelle che compongono la realtà. Strano, vero? Io, che sento e penso, sono diventata piccola come un atomo, bloccata in un corpo che discute esattamente di cosa sono fatta. "Chi sono io?" mi chiedo, mentre il filosofo si gratta la barba pensieroso. Lo sento mormorare: "Gli atomi sono importanti, certo. Ma cosa li tiene insieme? Cosa crea la coscienza?" Vorrei urlargli: "Sono io! Sono io che do vita a questo insieme di atomi!", ma la mia voce è troppo flebile. Posso solo osservare, impotente, mentre lui continua a meditare."Forse," dice, "esiste qualcosa di più. Qualcosa che ci sfugge.""Finalmente!" penso fra me e me. "Forse ci arriverai." E mentre il filosofo continua a riflettere, realizzo che anch’io sono parte di questo mistero. Forse non sono solo intrappolata, forse sono un pezzo di qualcosa più grande di me, un tassello di un puzzle che ancora non riesco a vedere nella sua interezza. E questa consapevolezza, sebbene piccola, mi dona un senso di pace. Forse, alla fine, non sono da sola in questo universo.