Studente: Pietro Tommasini
Scuola: L.S. "FERMI"-PD | L.S. "FERMI"-PD
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Giorno 1 Mi chiamo Neutrino. O almeno, così mi chiamano gli esseri umani, con la loro mania di catalogare tutto. Io, però, non ho mai avuto bisogno di un nome. Sono un viaggiatore senza peso, un’ombra che attraversa il cosmo senza lasciare traccia. Oggi ho iniziato il mio viaggio dalla fornace rovente del Sole. Lì, nella fusione violenta dell'idrogeno, sono nato, insieme a miliardi di fratelli. Un istante dopo, ero già lontano. Nessuna barriera può fermarmi. La materia per me è come nebbia: la attraverso senza nemmeno accorgermene. Giorno 2 Ho attraversato la Terra in un soffio. Gli umani costruiscono macchine enormi nel tentativo di catturare qualcuno di noi, come pesci in una rete. Quei rivelatori sotterranei, pieni di liquidi scintillanti, sperano che, prima o poi, uno di noi si scontri con un atomo e lasci un segno. Una probabilità infinitesima, ma non impossibile. Per ora, nessuno si è accorto del mio passaggio. Giorno 10 Sono già oltre la Via Lattea. Il tempo per me non esiste come per gli umani. Io non rallento, non invecchio. Attraverso galassie senza fermarmi, assistendo a nascite e morti stellari. Alcune di queste stelle esploderanno in supernove, e da quel caos nasceranno nuovi neutrini, nuovi viaggiatori invisibili. Giorno 1000 Dove sto andando? Non lo so. Non ho una meta, solo un moto eterno. Eppure, la mia esistenza ha un senso, anche se nessuno mi vede. Senza di noi neutrini, l'universo non sarebbe lo stesso.