Studente: Sara Finocchio
Scuola: LS PASTEUR | LS PASTEUR
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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01/04/25 Mi presento: sono un fotone. Nessuno mi vede, eppure senza di me il mondo sarebbe immerso nell’oscurità. Sono nato nel cuore ardente del Sole, ora viaggio alla velocità della luce. È un’esistenza frenetica, fatta di continui rimbalzi e deviazioni. Il mio destino è incerto: potrei essere assorbito da un atomo, riflesso da una superficie lucida o piegato da una goccia d’acqua per creare un arcobaleno. Il mio viaggio è appena iniziato. All’improvviso, qualcosa disturba il mio cammino. Un vento di particelle cariche mi colpisce, cercando di spingermi fuori rotta. Il campo magnetico terrestre mi attira e mi respinge, facendomi danzare in un vortice caotico. Per un attimo temo di essere intrappolato per sempre, condannato a un’orbita infinita. Poi, una fessura! Mi slancio con tutta la mia energia e riesco a liberarmi. La Terra è vicina, sfioro l’atmosfera rischiando di essere disperso nello spazio. Mi precipito giù, Il momento è giunto: colpisco la retina di un bambino. Un recettore sensibile mi cattura, e in un istante la mia energia si trasforma in un segnale elettrico che il suo cervello interpreta come "luce". Per lui sono solo un frammento di luce, ma io so di essere stato parte di qualcosa di più grande: il miracolo della percezione. Ora la mia esistenza si dissolve, la mia energia non è più mia. Non temo la fine, perché nell’universo nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Arrivederci, viaggiatori dell’invisibile.