Descrizione Sottomissione

Caro diario, Sono un tauone, una particella massiccia e instabile, cugino scomodo dell’elettrone. Non ho il privilegio di durare a lungo: nasco con la certezza che svanirò quasi subito. Tutto inizia in una collisione. In un acceleratore di particelle, energie immense si scontrano, e per un istante io prendo forma. Mi muovo veloce, sento le forze fondamentali dell’universo spingermi e strattonarmi. Forse qualche scienziato ha notato la mia comparsa, un segnale fugace tra milioni di dati. Ma il tempo è crudele con me. Dopo meno di un trilionesimo di secondo, il mio viaggio finisce. Non esplodo, non svanisco nel nulla: mi trasformo. Divento un muone, neutrini, qualcosa di più stabile di me. La mia identità si dissolve prima ancora che io possa capirla. Eppure, caro diario, per un istante io c’ero. Ho lasciato un segno, anche se invisibile ai più. E forse, in fondo, questo è abbastanza.