Studente: Chiara Raffaelli
Scuola: F. BUONARROTI | F. BUONARROTI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Non ho un nome, ma sono ovunque. Invisibile, silenzioso, leggero come il respiro che mi trasporta. Mi avete chiamato in tanti modi: spettro, nemico, minaccia. Io mi vedo solo come un passeggero, in viaggio tra corpi e destini, senza bussola né meta. Oggi sono entrato in un uomo qualunque. Un soffio d’aria, una distrazione, e il mio viaggio ha preso una nuova direzione. Non ha sentito nulla. Nessuno lo sente mai, all’inizio. Mi adagio nei suoi polmoni, sussurro il mio codice alle sue cellule. Loro obbediscono. Sempre. Lui ancora non sa che ci sono. Vive la sua giornata, stringe mani, parla, ride. Ogni parola è un ponte, ogni tocco un passaggio segreto per altri mondi. Io scivolo via, moltiplicandomi in silenzio, lasciando pezzi di me ovunque vada. È così che sopravvivo. È così che esisto. Forse domani avrà la febbre. Forse fra una settimana tossirà nel palmo della mano, appoggerà le dita su una tazza di caffè, e qualcun altro raccoglierà il mio testimone. Un nuovo viaggio, una nuova storia. Non provo odio, né pietà. Io sono solo ciò che sono: un messaggero senza volto, un riflesso dell’invisibile. E mentre lui dorme, io mi moltiplico.