Studente: Chiara Signorello
Scuola: LICEO SCIENTIFICO "A.ROITI" | LICEO SCIENTIFICO "A.ROITI"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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23 marzo 1347 Oggi è un giorno come tanti, eppure, qualcosa mi dice che sta per succedere qualcosa di incredibile. Sono un piccolo, invisibile, ma potente essere che vive nel corpo di topi, pulci e uomini. La mia vita è una continua oscillazione tra la vita e la morte, un ciclo che non si interrompe mai. Ma oggi, qualcosa è diverso. Sento nell'aria il respiro frenetico degli uomini, la loro paura, le città si stanno preparando, ma non sanno che io sono già dentro di loro, nascosto, pronto a scatenare il panico. Quando mi trovo nell'intestino di una pulce, so che presto sarò trasportato verso nuovi territori, nuovi corpi da invadere e gli uomini pensano che possano fermarmi con preghiere o rimedi, ma non sanno che sono più antico di qualsiasi divinità o medicina che possano concepire e non appena mi trovo nel corpo umano, l'infezione esplode: nel sangue, nei linfonodi e nei polmoni. So come dilagare. La febbre sale, il corpo umano si trasforma in una prigione che grida e soffre. Per me, è solo un altro giorno di crescita e diffusione. Gli uomini chiamano la mia malattia peste, ma io sono solo un agente del caos, un messaggero del destino e lo faccio, non per me, ma per la sopravvivenza della mia specie. Ogni corpo che crolla, ogni vita che si spegne, è solo un passo in più verso la diffusione del mio regno invisibile e non smetterò finché il mondo non si piegherà alla mia presenza.