Studente: Tommaso Tinelli
Scuola: - | LICEO SCIENTIFICO "DON BOSCO"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Sono un fotone, particella di luce e macchina del tempo naturale dell’universo. Viaggio a 299.792.458 metri al secondo, velocità alla quale il tempo non esiste per me. Il mio viaggio cosmico è istantaneo. Sebbene per voi possa durare miliardi di anni, per me avviene in un attimo. Non conosco passato né futuro, solo un eterno presente. Per secoli, gli umani dibatterono se fossi onda o particella. Newton mi vedeva come corpuscoli, Huygens come onda. Young dimostrò la mia natura ondulatoria nel 1801 con l’esperimento della doppia fenditura. Einstein rivoluzionò tutto nel 1905 con l’effetto fotoelettrico, presentandomi come quanti discreti. Gilbert Lewis mi battezzò “fotone” nel 1926. La mia natura duale è paradossale: sono onda e particella insieme. Senza osservatori, esploro tutti i percorsi possibili come onda di probabilità; osservato, appaio in un punto preciso. Senza massa, viaggio al limite cosmico di velocità. Per la relatività di Einstein, alla mia velocità il tempo si ferma completamente. Porto le impronte delle mie origini: quando osservate stelle lontane, guardate indietro nel tempo. Sono il messaggero del cosmo, collegando passato e presente in un istante eterno.