Dettaglio Sfida sottomessa

L’avventura di un colore invisibile

Studente: Giada De Simone

Scuola: LICEO LEONARDO DA VINCI | LICEO LEONARDO DA VINCI

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Caro diario, come tutti gli altri giorni della mia esistenza, non ho forma o un colore definito, eppure mi trovo in questo mondo pieno di luci e movimenti; i bambini mi usano per disegnare la loro famiglia, mentre i pittori per creare le loro opere d’arte. Non ho un nome fisso, alcuni mi chiamano giallo, altri rossi, altri ancora verde. Mi piace muovermi tra le onde della luce, in modo che possano percepirmi solo i più svegli, gli scienziati. Riescono a smascherarmi attraverso un processo chiamato cromatografia, che separa le singole sfumature dell’inchiostro. La mia esistenza invisibile finì quando un giovane scienziato condusse un esperimento, che catturò la mia attenzione: mettendo una goccia di inchiostro su un pezzo di carta e immergendolo in alcool, la mia invisibilità scompariva e venivo allo scoperto. Il laboratorio era silenzioso ed entrava solo un raggio di luce da una finestra semi aperta: non avevo scampo. Lo scienziato, procedendo con l’esperimento, si accorse della mia presenza, anche se non mi vedeva a pieno: sul foglio lasciai le mie tracce di colore. La mia esistenza non era più un segreto tutto mio. In quel momento mi resi conto di aver trovato il mio posto all’interno di un mondo pieno di diversità. Da quel momento, capii che ero fondamentale nel sistema dell’universo, anche se ero impercettibile.