Dettaglio Sfida sottomessa

I sussurri dell’universo: la strada di un neutrino

Studente: Ludovica Tummolo

Scuola: ISTRUZIONE SUPERIORE VIA DELLE SCIENZE | LICEO SCIENTIFICO "GUGLIELMO MARCONI"

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Sono un neutrino, piccolo e sfuggente, invisibile all’occhio umano e appena percepito dai loro strumenti. Il mio passaggio è come una carezza nell’aria, un sussurro nell’oscurità. Vengo creato in luoghi misteriosi e potenti. Oggi sono stato prodotto da una reazione nucleare in un acceleratore di particelle, che quasi sembra una città meccanica. Il mio viaggio è iniziato. Non mi fermo mai, non esisto mai nello stesso posto. Il mio corpo è minuscolo ma potente, capace di viaggiare per milioni di anni-luce senza subire danni. Eppure, sono invisibile. Una forza senza forma, ma esisto in ogni angolo dell’universo. Oggi è stato un giorno particolare. Mi sono imbattuto in un atomo di carbonio. Non sono molte le particelle che mi percepiscono, ma l’atomo ci ha provato. Non sono stato fermato. Continuo, attraversando l’atomo, sfiorando i suoi elettroni, senza interagire con loro. Non riescono a vedermi, sono tanto vicino, ma irraggiungibile . Oggi ho attraversato una nube di radiazioni cosmiche. L’energia è enorme, ma io non subisco danno. C’è una sorta di ansia cosmica in me, un bisogno di scoprire quanto posso spingermi, ma non è il mio destino. Sono il viaggiatore solitario dell'universo. Ora sto attraversando la Terra, sento una strana sensazione. Non sono più solo. Ma nulla può fermarmi. Il mio viaggio continua, senza scopo, senza meta. In questo silenzio capisco. La mia esistenza non è un errore, non è casuale. Sono nulla e tutto allo stesso tempo. Eppure, è tutto ciò che sono.