Dettaglio Sfida sottomessa

Diario di un protone

Studente: Rocco Caprara

Scuola: I.I.S. "ENRICO FERMI" - POLICORO | L.SCIENT. "ENRICO FERMI" -POLICORO

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Giorno 13,8 miliardi (più o meno… ho perso il conto) Oggi mi sento particolarmente energico. Ma d’altronde, sono un protone! L’energia è la mia essenza, la mia natura. È da miliardi di anni che sfreccio nell’universo, testimone di eventi che voi umani potete solo immaginare. Mi ricordo i miei primi istanti: ero appena nato, forgiato nel calore primordiale del Big Bang. Ah, che tempi! Un brodo denso e incandescente, pieno di quark e gluoni che si agitavano come matti. Poi, dopo pochi microsecondi, ho trovato la mia stabilità: tre quark legati insieme strettamente da quei dispettosi gluoni. Da allora, non mi sono mai più separato. Dopo un po’ (beh, qualche centinaio di migliaia di anni), l’universo si è raffreddato abbastanza da permetterci di combinare le forze con gli elettroni. È stato un momento magico: io e i miei amici protoni abbiamo attratto quegli elettroni capricciosi, formando i primi atomi di idrogeno. Da lì è partita la grande avventura: stelle, galassie, pianeti… tutto costruito grazie a noi! Io, nello specifico, ho avuto un viaggio piuttosto movimentato. Sono stato parte di una stella per miliardi di anni, stretto in un nucleo infernale dove le temperature erano così alte che ho finito per fondere con altri protoni e neutroni, trasformandomi in un atomo più pesante. Poi, BOOM! Supernova. Un’esplosione spettacolare che mi ha scaraventato nello spazio interstellare. Dopo un bel po’ di vagabondaggio, sono finito sulla Terra. Qui ho avuto un