Dettaglio Sfida sottomessa

(Non più) uno dei tanti

Studente: Matilde Filippetti

Scuola: I.I.S. "SANSI-LEONARDI-VOLTA" | "A.VOLTA"

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Descrizione Sottomissione

Caro diario, Io so di esistere. Sono nato in una stella insieme a tanti altri neutrini. Fin dalla nostra nascita ci è stato insegnato che siamo invisibili e che nessuno sa della nostra esistenza e non potevamo farci niente. Ma a me non va giù. Era arrivato il giorno in cui dovevamo partire da casa per fare il nostro lavoro. Ero così eccitato di vedere le meraviglie dell’Universo! Ho attraversato ogni stella, ogni pianeta, ogni corpo celeste, ogni nebulosa, ogni galassia. Ho visto e vedo cose che nessun essere vivente ha ancora visto. Mi sento invincibile e onnipresente. Eppure, in confronto all’intero Universo, noi neutrini siamo insignificanti. Sembra che io sia l’unico a farsi delle domande, l’unico a non essere abituato al fatto di non esistere. Forse è per questo che la cosa più strabiliante è successa a me, magari per qualche potere supremo, anche se non credo a queste storie. Stavamo attraversando un pianeta pieno d’acqua, popolato da degli esseri viventi. Si dice che questi vengano chiamati “umani”. Poi è successo: un umano mi ha visto. Ha catturato la mia immagine in una sua macchina. Di migliaia che eravamo, ha visto solo me. Non sono più invisibile. Ora esisto. Quell’umano mi ha dato la vita, e ci è riuscito solo perché è andato oltre quella realtà superficiale e materiale in cui vivono sulla Terra (si chiama così il pianeta degli umani, ho scoperto), è andato nel profondo e ha visto me. Mi ha regalato la gioia più grande della mia vita e gli sarò per sempre grato.