Descrizione Sottomissione

Caro diario ,sono un priore. Né vivo né morto. Non respiro, non penso, eppure trasformo la vita in cenere. Non ho genoma, mi basta solo esistere. Sono un errore incarnato , un frammento di proteina piegata nel modo sbagliato. E dove arrivo, il tempo si sgretola . Oggi ho oltrepassato la barriera emato-encefalica , quell’ultima difesa che protegge la mante dal caos del corpo. Nessun allarme, nessun segnale di intrusione. Ho trovato la mia preda: una proteina perfetta, ordinata, funzionale. Ho sfiorato la sua struttura, e in un istante si è spezzata. Il suo ordine è diventato il mio disordine. Uno dopo l’altro, gli astrociti e i neuroni si riempiono di corpi amorfi, senza forma né scopo. L’encefalo lotta, ma è già troppo tardi. Le connessioni sinaptiche si dissolvono come pagine bruciate, i pensieri svaniscono come nebbia dispersa nel vento. Il tempo si accorcia, i ricordi si frantumano. Il mondo, un tempo libero, si sfuma in un eterno ed implacabile crepuscolo. Nessun sistema immunitario mi percepisce. Nessun farmaco mi arresta. Non sono un’infezione da combattere, né un tumore da estirpare. Sono la rovina che cresce silenziosa, invisibile ed inevitabile. E anche se volessi , anche se tentassi con tutto me stesso , non riuscirei a fermarmi fino a che ogni riflesso di coscienza non si sarà spento.