Dettaglio Sfida sottomessa

Leve e armonia: il segreto per volare sull' acqua

Studente: alessandro falco

Scuola: I.S.I.S. "RITA LEVI MONTALCINI" | LICEO "RITA LEVI MONTALCINI"

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Diario di bordo – Leve sull'acqua Ore 16:00 – Il rematore mi afferra con decisione. Sento la tensione nei suoi muscoli. Il mio lungo corpo di legno e carbonio si prepara: oggi, come ogni giorno, trasformerò la sua forza in scivolìo sull'acqua. Sono un remo, ma in realtà sono molto di più. Sono una leva. Ore 16:01 – Il primo contatto con l'acqua. Il colpo parte. In quel preciso istante, rappresento una leva di primo genere: il fulcro è il punto d'appoggio sulla barca, la forza la imprime il rematore al manico, e la resistenza è l'acqua che spingo. Il mio asse si piega leggermente, la barca reagisce. È un gioco di equilibri perfetto: forza, fulcro, resistenza… e scivoliamo. Ore 16:02 – Ma tutto cambia quando la pala affonda. Ora sono una leva di secondo genere: la resistenza (l'acqua) si trova tra la forza del rematore e il fulcro, che stavolta è rappresentata dall'estremità del remo in contatto con l'acqua. In questa configurazione, moltiplico la forza applicata: con un gesto fluido, il rematore sposta centinaia di litri d'acqua e fa avanzare l'intera imbarcazione. Ore 16:03 – Siamo due remi per lato, ma sembriamo uno solo. I rematori si muovono in perfetta sincronia, bilanciando con il corpo il momento torcente che si genera a ogni colpo. La barca è sottile, leggera, ma solo se la fisica è rispettata può davvero volare sull'acqua. Noi, leve antiche e invisibili, agiamo insieme ai rematori: equilibrio, spinta, armonia. Che connubio vincente!