Dettaglio Sfida sottomessa

Favole della Neutrinotte

Studente: Serena Nigro

Scuola: LICEO "F. DE SANCTIS - G. GALILEI" | LICEO "F. DE SANCTIS - G. GALILEI"

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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13 dicembre 2016 Caro diario, sono nato dalle viscere incandescenti di una supernova, un’entità di pura energia. Da sempre mio padre narra storie di neutrini che sfidano l’impossibile e che si scontrano con degli atomi. Per me sono sempre state delle storie che mi narrava per farmi addormentare. Noi neutrini siamo esseri intangibili, fantasmi cosmici destinati a vagare per l’eternità senza lasciare traccia, com’era possibile che quelle storie fossero vere? Oggi, come in ogni altro mio giorno, stavo sfrecciano alla velocità della luce attraversando stelle e pianeti. Di solito in questi viaggi sono talmente veloce da passare inosservato, come se anche l’universo stesso non sapesse della mia esistenza. Però mentre tagliavo la Terra come un raggio invisibile un’ombra si è materializzata davanti a me. L’impatto è stato un cataclisma, un’eco di collisione. Lo scontro ha formato un'esplosione di energia che ha illuminato l'Antartide con un lampo di luce blu, un grido cosmico che ha squarciato l'oscurità. Ho sentito la mia energia fluire via, donata a un elettrone che è schizzato via come una meteora impazzita. Per un istante, ho smesso di essere un fantasma. Ho lasciato un segno, una cicatrice luminosa nel tessuto dell'universo. Qualcuno l’ha visto. Sono riuscito ad infrangere il mito, dimostrare che le storie di mio padre erano vere. Anche noi neutrini possiamo lasciare un'impronta nell'infinito. Possiamo cambiare il corso dell'universo, anche se per un solo, glorioso istante.