Studente: Melissa Kostandy
Scuola: PRIMO LICEO ARTISTICO | PRIMO LICEO ARTISTICO
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Oggi è stata una giornata... tranquilla. Una di quelle in cui fai il tuo giro giornaliero attraverso la Terra senza che nessuno si accorga di te. Sai, io sono un neutrino, una particella subatomica che si muove a velocità pazzesca, ma sono talmente sfuggente che nessuno riesce mai a vedermi. Mi sveglio nel cuore di una stella lontana, magari una supernova, e boom! Inizio il mio viaggio. Per alcuni, viaggiare attraverso milioni di chilometri di materia è un incubo. Per molti sarebbe come finire nel traffico all’ora di punta… per me, è solo un martedì. O un giovedì. A dire il vero ho perso il conto. E poi c’è lei, la materia. La incontro ovunque, la sfioro, le passo attraverso. Ogni volta spero che si accorga di me, che mi trattenga, che mi fermi anche solo per un istante. Ma niente. Mi ignora, mi limito a passarle attraverso, senza scambiare nemmeno un saluto. Per quanto mi piaccia essere discreto, sento qualcosa dentro di me spezzarsi. Nessuno mi vede. Nessuno mi ferma. Nessuno, in miliardi di anni luce, mi ha mai davvero notato. Esisto, eppure è come se non esistessi affatto. Sono solo. Sempre solo. Ed è così che mi lascio andare. Dopo miliardi di chilometri, cedo alla stanchezza cosmica e decido di fermarmi. Mi trasformo, cambio stato, sparisco nell’indifferenza dell’Universo. Addio, mondo che non mi ha mai conosciuto. Sono stato un neutrino. Ma per voi… forse non sono mai stato niente.