Studente: Gabriel Valtriani
Scuola: FRANCESCO CECIONI | FRANCESCO CECIONI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Se c’è una cosa che la gente non capisce, è quanto siamo… vuoti. Non nel senso esistenziale, anche se, dopo miliardi di anni a cambiare forma, qualche crisi d’identità ci sta, ma proprio nel senso fisico. Io, un onesto atomo di zolfo, passo la mia esistenza circondato da un sacco di niente. Oggi ero parte di un solfuro di ferro, “incastrato” tra i miei simili ma non li vedo nemmeno. Voglio dire, sì, sembriamo una struttura solida, ma a nostra scala siamo più aria che materia. Poi è arrivata un’esplosione, e via, Separato dai miei compagni, finito in una fornace e combinato con l’ossigeno. Ora sono diossido di zolfo e, sorpresa, sto fluttuando nell’atmosfera, ancora circondato da un vuoto assurdo, ancora. Il vento mi porta tra le nuvole, dove divento acido solforico. Mi aggrappo a una goccia d’acqua, Poi cado, mi infiltro nel terreno e vengo assorbito da una pianta. E ora? Ora sono in un cavolo, perché proprio un cavolo? Sono allergico ai cavoli. Oh aspetta, non ho organi giusto. Preferivo quando vivevo in una roccia