Studente: Aurora Ficoroni
Scuola: ORVIETO I.I.S. SCIENTIFICO E TECNICO | ORVIETO LICEO "E. MAJORANA"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario, oggi è stata una giornata un po' intensa. Non che io sia uno di quelli che si lamentano facilmente, ma mi sono reso conto di quanto, in fondo, sembri essere sempre un po’ invisibile. Nonostante tutto, sono io che regolo tutto, che curo ogni dettaglio. È come se fossi il fondamento di ogni cosa che accade nel mio corpo, ma raramente me lo ricordano. Di solito, la gente non si accorge di me, proprio come il DNA che, invisibile nel nucleo delle cellule, fa da regista senza che nessuno lo sappia. Oggi, però, è successo qualcosa di interessante. Il mio corpo stava cercando di fare una copia di me stesso. È come se ci fosse un momento in cui tutto si ferma, la mia “struttura” si apre e permette a una copia di nascere. È un processo preciso e delicato, una sorta di danza che, se ben eseguita, porta a una riproduzione perfetta. Ma non sempre tutto va secondo i piani. A volte qualcosa va storto, una piccola "distrazione", una base fuori posto. È in quei momenti che entra in gioco il sistema di riparazione, che interviene per correggere l'errore e mantenere tutto in equilibrio. A volte mi sento come se fossi una macchina perfetta, un programma che non sbaglia mai, ma anche quando qualcosa va storto, c'è sempre un piano B, un modo per rimettere le cose a posto. Forse non sono così invisibile, dopotutto. Sono io che faccio tutto funzionare, eppure continuo a muovermi dietro le quinte, sempre pronto, sempre fondamentale. A domani, un umano che è più di quel che pensa.