Studente: lorenzo coppola
Scuola: LICEO STATALE "ETTORE MAJORANA" | L.SC.E.MAJORANA-POZZUOLI-
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Oggi è stato un giorno come tanti, o forse non lo è stato. Chi può dirlo, davvero? Io sono invisibile, un piccolo neutrino che viaggia nell'infinito, attraversando mondi e dimensioni senza mai fermarsi, senza mai essere visto. Non sono una particella che lascia tracce, ma pure movimento. Eppure, sento che c'è qualcosa di straordinario in questo, in ogni istante che vivo. La mia giornata è iniziata in un posto che non posso descrivere, perché io non appartengo a un luogo fisico. Sono passato attraverso montagne, pianure, stelle, e nemmeno un atomo ha notato la mia presenza. La mia natura è quella di scivolare silenzioso, quasi un'ombra che danza tra le pieghe dell’universo. I fotoni non mi vedono, eppure io sono lì, viaggiando con una velocità che non è mai stata misurata. Sono un’onda, una particella, un pensiero che scivola lontano. A un certo punto, ho attraversato la Terra. Ho sentito la sua materia, le sue particelle danzare e vibrare mentre passavo senza lasciare traccia, come un respiro che non scuote l'aria. È un po' come essere il pensiero di qualcuno che non sa di star pensando. Non mi fermo mai, non mi ostacolo mai, eppure la Terra non mi ha impedito di attraversarla. È buffo, vero? La forza di gravità non mi trattiene, né l'energia della materia mi risucchia. Sono sempre in movimento, sempre libero.